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giovedì 3 febbraio 2011

Addio olio deodorato, una nuova analisi permette di rilevarne la presenza.

E’ stato recepito, con il Regolamento dell’Unione Europea (Reg. UE n. 61/2011), il sistema innovativo elaborato dal Consiglio Oleicolo Internazionale (COI/T.20/Doc. n. 28 - 2009), per combattere una delle frodi di cui più si discute nel mondo dell’olio d’oliva: la deodorazione.
Il nuovo regolamento, licenziato dalla Commissione Europea il 24 gennaio 2011, modifica il regolamento CEE n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa d’oliva nonché ai metodi di analisi ad essi attinenti.
Il presente metodo, recita il metodo elaborato dal COI, permette di determinare il contenuto di cere e metil ed etil esteri degli acidi grassi negli oli di oliva (EEAG e MEAG). Le singole cere e gli alchil esteri sono separati in funzione del numero di atomi di carbonio. L'impiego del metodo viene consigliato come mezzo atto a differenziare l'olio di oliva di pressione da quello ricavato dalla sansa di oliva (olio di sansa) e come parametro di qualità per gli oli extra vergini, in quanto permette di individuare false miscele di oli extra vergini di oliva e oli di bassa qualità e di capire se si tratta di oli vergini, comuni, lampanti o deodorati.
I limiti fissati dal nuovo regolamento europeo garantiranno una migliore qualità degli oli extravergini e, allo stesso tempo, consentiranno di contrastare l’impiego di oli deodorati, ottenuti con oli scadenti o con olive in cattivo stato.
I limiti più stringenti imposti dal regolamento europeo n. 61 entreranno in vigore dal 1° aprile 2011.
Dr Antonio G. Lauro

2 commenti:

  1. Bella notizia questa! Speriamo possa essere un primo passo per effettuare un bel ripulisti di tutti quegli oli che fino ad ora sono stati venduti tranquillamente come extravergini pur non essendolo :D

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  2. Ben detto Francesca!! Aspettiamo le contromosse della sofisticazione!

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