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martedì 17 agosto 2010

Una ricerca americana rivela come l'olio vergine di oliva modifica la funzione dei nostri geni.

L’Olio vergine di oliva e la dieta mediterranea combattono le malattia del cuore, modificando la funzione dei nostri geni.
Una nuova ricerca della ‘Federation of American Societies for Experimental Biology – FASEB’ pubblicata in luglio sul loro sito web (www.faseb.org) suggerisce che i polifenoli presenti nell’olio d'oliva vergine possono modificare l'espressione di geni legati all'aterosclerosi, portando indubbi benefici per la salute.
La FASEB, fondata nel 1912 da tre organizzazioni scientifiche indipendenti, ha quale ‘mission’ quella di promuovere le scienze biologiche e biomediche e, nel contempo, diffondere i risultati della ricerca biologica, attraverso forum, incontri educativi, pubblicazioni.
Ormai tutti sanno che alla dieta mediterranea, abbinata ad un uso costante di olio extravergine d'oliva, è associata un minor rischio di malattie cardiovascolari, ma un nuovo rapporto di ricerca, pubblicato dalla rivista FASEB, offre un motivo sorprendente: questi alimenti modificano la modalità di azione dei geni associati all’aterosclerosi.
'Sapere quali geni possono essere regolati attraverso una dieta sana può aiutare le persone a scegliere un giusto regime alimentare', ha dichiarato la dottoressa Maria Isabel Covas, ricercatrice coinvolto nello studio sul rischio cardiovascolare a Barcellona, Spagna, 'ed è anche un primo passo per future terapie nutrizionali con alimenti selezionati.'
La ricerca.
Gli scienziati hanno lavorato con tre gruppi di volontari sani. Il primo gruppo ha consumato una dieta mediterranea tradizionale con olio di oliva ricco di polifenoli, il secondo gruppo ha consumato una dieta mediterranea tradizionale con un olio di oliva a basso contenuto di polifenoli, mentre i membri del terzo gruppo hanno continuato a seguire la loro dieta abituale.
Dopo tre mesi, i volontari del primo gruppo hanno avuto un abbassamento dell'espressione dei geni legati aterosclerosi nelle cellule mononucleate del sangue periferico. Inoltre, i polifenoli nell'olio d'oliva hanno avuto un impatto significativo sulla espressione dei cambiamenti genetici che influenzano la malattia coronarica. I risultati, hanno inoltre dimostrato che il consumo di olio di oliva vergine, in combinazione con la dieta mediterranea, può avere un impatto positivo sull’ossidazione dei lipidi e del DNA, sull'insulino-resistenza, infiammazione, cancerogenesi e soppressione tumorale.
'Questo studio è innovativo perché dimostra che l'olio vergine di oliva e la dieta mediterranea influenzano il nostro corpo in un modo molto più significativo di quanto precedentemente creduto', ha riferito Gerald Weissmann, Direttore del FASEB Journal, 'questa ricerca, che sicuramente incoraggerà le persone a cambiare le loro abitudini alimentari, è un primo passo importante verso l'identificazione dei bersagli farmacologici che influenzano il modo in cui i nostri geni si esprimono.'
Dr Antonio G. Lauro 

Bibliografia: In vivo nutrigenomic effects of virgin olive oil polyphenols within the frame of the Mediterranean diet: a randomized controlled trial (Valentini Konstantinidou, Maria-Isabel Covas, Daniel Muñoz-Aguayo, Olha Khymenets, Rafael de la Torre, Guillermo Saez, Maria del Carmen Tormos, Estefania Toledo, Amelia Marti, Valentina Ruiz-Gutiérrez, Maria Victoria Ruiz Mendez and Montserrat Fito).