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giovedì 18 ottobre 2012

La tutela degli olivi di Calabria: da oggi è legge.

Riceviamo e pubblichiamo.

Il Consiglio Regionale della Calabria approva la legge per la Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Calabria.
Con l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Regionale - dichiara un più che soddisfatto Assessore Trematerra - la Calabria si è finalmente dotata di una nuova e fondamentale legge, come è quella per la “Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Calabria”, con la quale si è scongiurata definitivamente l’estirpazione selvaggia delle piante di ulivo della nostra Regione, e si è ridata, al contempo, la giusta dignità ad un patrimonio che annovera circa 230.000 ettari di superficie olivetata ed oltre 20.000.000 di piante.
Per un settore chiave per la nostra terra come quello olivicolo, non era più accettabile - continua l’Assessore - che la legge di riferimento su estirpazione e reimpianto risalisse ancora agli anni cinquanta; abbiamo invece voluto dare nuove e più chiare norme, garantendo non solo la conservazione, ma il contemporaneo rilancio di questa ricchezza che, per la nostra terra, è unica come l’ulivo, prevedendo perfino la rigenerazione delle piante, attraverso l’adozione delle opportune pratiche colturali.
La legge istituisce inoltre, presso il Dipartimento Agricoltura, un apposito "Registro degli alberi monumentali di olivo" della Regione Calabria, nel quale saranno iscritti gli ulivi che, anche in esemplari isolati, per età, forma, dimensioni, rarità, valenza culturale, storica, geografica si configurino quale elemento caratterizzante il paesaggio, l’ambiente e il territorio agricolo regionale. Perché solo rispettando le nostre radici, possiamo costruire su basi solide il nostro futuro.
Con la nuova disciplina per l’espianto ed il reimpianto - afferma ancora l’Assessore - si stabilisce un limite massimo di interventi ammissibili su base regionale, e si lega l’estirpazione all’obbligo di reimpianto di alberi di olivo, un vincolo questo che limita il depauperamento di questa risorsa nella nostra Regione.
Particolare attenzione viene, inoltre, riservata ai casi di estirpazione per miglioramento fondiario, a suggello di come questa sia una legge innovativa sotto tutti gli aspetti. Queste, assieme a tutta una serie di altre norme, hanno come obiettivo quello di tutelare in maniera più attenta di quanto non si sia fatto fin ora, un patrimonio spesso oggetto di troppo facili o, peggio ancora, “illecite” gestioni.
Una legge moderna, che assieme alla nuova legislazione forestale appena approvata, è emblema di quanto questa amministrazione, sotto la guida del Presidente Scopelliti, si spenda continuamente per il bene della Calabria. Prossimo passo verso lo svecchiamento della nostra Regione, evidenzia infine Trematerra, sarà la presentazione delle linee guida che sta elaborando il tavolo tecnico compartecipato per la risoluzione delle problematiche agricole della piana di Gioia Tauro, con particolare riferimento all'agrumicoltura ed all'olivicoltura, la cui azione è, da sempre, strettamente legata al doppio filo alla legge appena approvata.
Rosario Franco

mercoledì 11 aprile 2012

Fazari su approvazione L.R. su tutela patrimonio olivicolo.

Domenico Fazari, Presidente dell’Assitrol Calabria e di Prim’Olio, nonché imprenditore olivicolo calabrese, facendo seguito alla legge recentemente approvata dalla Giunta Regionale della Calabria, sulla TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO OLIVICOLO DELLA CALABRIA intende esplicitare alcune sue brevi considerazioni, che sintetizzano un sentire comune abbastanza diffuso nel settore olivicolo calabrese. E’ risaputo che la Calabria possiede oggi un patrimonio olivicolo importante, sia dal punto di vista economico che paesaggistico ed ambientale. Sin dal suo insediamento ed in più occasioni, al governo regionale abbiamo rappresentato le nostre istanze, intese e finalizzate a migliorare e potenziare questo settore. E' molto chiaro, a noi olivicoltori per primi, che i nostri oliveti assumono sempre più non solo un valore produttivo ma anche un importante valore ecologico, contribuendo alla salvaguardia del paesaggio ed al miglioramento dell’assetto idrogeologico generale. L’olivo nella regione, trova le condizioni migliori di coltivazione in tutte le aree ove mantiene una propria valenza economica e, costituisce talvolta, l’unica coltura arborea intensiva possibile. La coltura solitamente occupa, in questi territori, anche le aree marginali che presentano elevate pendenze e sono difficili da coltivare; ed è proprio in questi ambiti territoriali che l’olivo diventa anche un importante elemento del paesaggio rurale e svolge un ruolo insostituibile di salvaguardia ambientale. Con questa consapevolezza non possiamo però non dire che l'incuria e l'abbandono, determinate da normative antiche ed ampiamente superate, che paralizzano totalmente il necessario dinamismo del settore, stanno assumendo una sempre maggiore e preoccupante portata. Ciò si traduce in una crescente crisi economica ed in un venire naturalmente meno, con l'abbandono, anche delle funzioni paesaggistiche ed ambientali.
Finalmente la Giunta Regionale della Calabria, ha voluto accogliere le legittime istanze di un vitale settore per l'economia calabrese e, come si evince dal nuovo deliberato, tale norma potrà dare un nuovo slancio a tutto il settore, ormai atavicamente ancorato a vecchie ed ormai superate logiche produttive.
Mi sembra evidente che la legge recentemente approvata dalla Giunta, e speriamo presto dal Consiglio Regionale, non si limiti solo a salvaguardare e tutelare l’inestimabile patrimonio di olivi esistente nella Regione, ma sia orientata, e questa è una condizione fondamentale per garantire anche gli aspetti paesaggistici ed ambientali, alla modernizzazione del settore per la produzione di olio di qualità.
La legge pertanto, non solo permette di salvaguardare il patrimonio olivicolo, ma anche di contribuire a potenziare efficacemente tutto il settore. Non si tratta quindi di un semplice provvedimento fotocopia che riguarda solo specifiche questioni riguardanti gli alberi monumentali, ma di una distinta norma intesa a custodire e tutelare questo settore.