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giovedì 20 ottobre 2016

PSR Calabria 2014/2010: pubblicato bando adesione Misura 4 "Investimenti in immobilizzazioni materiali".

E' stato pubblicato l'undicesimo bando del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria 2014/2020. Il Dipartimento "Agricoltura" comunica che sul sito internet www.calabriapsr.it si può consultare e scaricare il bando per le domande di adesione alla Misura 4 del PSR "Investimenti in immobilizzazioni materiali", intervento 4.2.1 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli", annualità 2016. Con i 45 milioni di euro di risorse messe a bando, il PSR punta a migliorare la competitività delle aziende del comparto agroalimentare sui mercati, attraverso lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle produzioni regionali. L'intento è quello di creare valore aggiunto alla produzione agricola e zootecnica, nel rispetto della sostenibilità ambientale e delle stesse produzioni. In particolare, con l'intervento 4.2.1 il PSR Calabria intende sostenere le aziende regionali nell'introduzione di tecniche di innovazione tecnologica, organizzativa e logistica dei cicli di lavoro, con l'obiettivo di sviluppare il miglioramento sia del prodotto che del packaging, l'ampliamento delle funzioni d'uso ed anche l'accorciamento della filiera agroalimentare. I beneficiari del bando sono imprese in forma singola o associata operanti nella trasformazione, commercializzazione e vendita dei prodotti agricoli ed agroalimentari (ad eccezione dei prodotti della pesca). Possono accedere al sostegno anche le imprese costituite da produttori agricoli, qualora la materia prima da trasformare e commercializzare sia di provenienza extra aziendale in misura non inferiore ai 2/3 di quella complessivamente lavorata e/o commercializzata. Gli investimenti realizzabili devono essere rivolti al miglioramento del posizionamento di mercato delle produzioni biologiche, dei prodotti "di montagna" e dei prodotti di "nicchia" con forti interrelazioni tra prodotto e territorio, e delle produzioni a marchio DOP e IGP; a favorire e integrare le funzioni logistiche e commerciali delle singole aziende, per consentire l'accesso ed il posizionamento sui canali della grande distribuzione e degli "specializzati"; a rafforzare i sistemi di stoccaggio, refrigerazione, lavorazione e le piattaforme logistiche; a rafforzare, rendere tracciabili, migliorare e innovare i sistemi di qualità delle produzioni agroalimentari regionali. I progetti dovranno essere articolati mediante la redazione di business plan presentati attraverso il sistema SIAN, entro il 45° giorno dalla pubblicazione del bando sul sito www.calabriapsr.it. Con i 45 milioni di euro stanziati per gli investimenti in trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli, sale a quota 315 milioni il totale finora messo a bando dal PSR Calabria 2014/2020.
Fonte: Agenzia Calabria Notizie

martedì 29 settembre 2015

"Sensory analysis for better quality of virgin olive oil" (Expo Milano, 02/10/2015)

L'analisi sensoriale per una migliore qualità dell'olio vergine di oliva (Expo Milano, 2015/02/10).
Questo workshop, organizzato dalla Commissione Europea "Agricoltura e Sviluppo Rurale", si concentrerà sul metodo sensoriale dell'analisi per l'olio d'oliva vergine, istituito dal COI - Consiglio Oleicolo Internazionale nel 1987, e che ha ampiamente contribuito al miglioramento della qualità degli oli di oliva vergini.
L'obiettivo di questo workshop è quello di discutere su questo metodo e valutare eventuali miglioramenti necessari per aumentare costantemente la qualità degli oli di oliva vergini, il loro posizionamento sul mercato e la fiducia dei consumatori.
Il workshop, riunirà un selezionato numero di capi di panel, produttori, trasformatori, commercianti e consumatori di tutto il mondo e sarà organizzato in un modo per promuovere discussioni attive tra tavole rotonde (World café), dopo l'introduzione del tema in questione.
Questi gli Hashtag lanciati per l'occasione dalla UE: #virginoliveoil e #EUExpo2015

venerdì 24 gennaio 2014

Olitaliano.it, la carta d'identità dell'extra vergine di oliva.

Il progetto di rintracciabilità di Unasco contro le frodi alimentari sarà presentato a Eataly - Roma il prossimo 6 febbraio.
Arriva la carta d'indentità dell'olio extra vergine di oliva. A metterla a punto è stata Unasco, l’Associazione delle organizzazioni di produttori olivicoli, che ha dato vita ad un sistema di rintracciabilità e di qualità per fare fronte al problema del falso made in Italy e delle sofisticazioni alimentari.
Nel comparto olivicolo a subirne le conseguenze sono i consumatori tratti in inganno dalla vendita di oli con marchi italiani ed etichette ingannevoli, di scarsa qualità e a bassissimo prezzo. E non bastano le recenti norme comunitarie e le norme nazionali sulla qualità (con il limite degli ormai famosi “alchilesteri”) e sull'etichettatura dell’olio di oliva, sul contrasto alle frodi, sulla trasparenza e sulla tutela del consumatore (L. n. 9 del 14 gennaio 2013).
Quando la bottiglia di olio giunge sulla tavola del consumatore sarà semplice ricostruirne la storia tramite il web dal sito www.olitaliano.eu inserendo il codice presente in etichetta sul sito web sarà possibile ottenere tutte le informazioni di quell’olio. Il progettoOlitaliano.it sarà presentato giovedì 6 febbraio a Eataly - Roma (Sala Congressi, 3° piano) alle 11 (Scarica l'invito).
Unasco, alla quale aderiscono 30 associazioni presenti su tutto il territorio italiano in rappresentanza di circa 200 mila olivicoltori, con un progetto cofinanziato dall’Ue e dal Mipaaf (Reg. 867/08) ha realizzato la piena tracciabilità degli oli extravergine di oliva provenienti da 10 Regioni italiane, dei quali è certificata l’origine e garantita la qualità.
“Abbiamo realizzato un sistema integrato di Rintracciabilità - Qualità certificato da un ente terzo (Sistema Unasco), che consente di controllare tutto il processo produttivo dal campo alla bottiglia - sostiene il presidente Luigi Canino - tramite tecnici qualificati alla quale verificano che i produttori rispettino rigidi disciplinari di qualità lungo tutta la filiera”.
“Dunque quell’olio, specificatamente, oltre ad essere assaggiato verrà conosciuto in pieno ripercorrendo a ritroso la sua storia dalla tavola al campo” aggiunge Canino. Un vero esempio di sicurezza alimentare e garanzia di qualità ed origine, che verrà lanciato nella prima settimana di febbraio con un apposito evento a Roma nei locali di Eataly.

martedì 15 gennaio 2013

Alchil esteri, la storia infinita. La Commissione Ue chiede chiarimenti all'Italia.

Olio, Catania: Risponderemo puntualmente a rilievi Commissione Ue.
"È arrivata nei giorni scorsi al Governo italiano una comunicazione della Commissione europea relativa al decreto legge 22 giugno 2012 n. 83. Nella lettera sono formulate alcune osservazioni che riguardano, in modo particolare, la fissazione per gli oli extravergini di oliva etichettati come 'italiani' di un parametro di contenuto di alchil esteri minore a 30 mg/kg e le modalità del 'panel test' (Comitati di assaggio per verificare le caratteristiche organolettiche degli oli d'oliva vergini ed extravergini). È importante rilevare che tale comunicazione non pregiudica in alcun modo, allo stato attuale, la validità del testo approvato. Quelle della Commissione sono solo osservazioni e richieste di chiarimento alle quali l'Italia risponderà puntualmente e celermente".
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, in merito alle comunicazioni giunte al nostro Paese dalla DG Agri della Commissione europea relative al decreto legge 22 giugno 2012 n. 83 su "misure urgenti per la crescita del Paese-Olio d'oliva".
Fonte: cs Mipaaf

mercoledì 24 ottobre 2012

Clymbol: il nuovo progetto europeo che deve scoprire cosa leggiamo sulle etichette e come ci comportiamo.

Riporto qui di seguito un interessante articolo apparso sul giornale on-line www.ilfattoalimentare.it, buona lettura.
Che cosa capiamo dopo aver letto l'etichetta di un prodotto alimentare, e in che modo ciò che pensiamo di avere capito influenza le nostre scelte di acquisto e consumo?
Queste domande sono fondamentali, in un mondo dove le informazioni sulle vere o supposte qualità salutistiche degli alimenti fanno ormai parte della quotidianità, e dove si cercano e si propagandano benefici per la salute anche senza prove scientifiche.
Per capire meglio ciò che accade tra la lettura di un'etichetta e il processo decisionale, e per giungere a stilare linee guida, la Commissione europea ha finanziato, nell'ambito del settimo programma quadro, il progetto CLYMBOL (Role of health-related claims and symbols in consumer behaviour).
Lo scopo è codificare le reazioni dei consumatori rispetto ai vari claims nei diversi paesi, per aiutare i produttori a informare correttamente, e i cittadini a interpretare in maniera esatta quanto riportato sulle confezioni.
Coordinato dal Consiglio europeo di informazione sull'alimentazione (EUFIC) in Belgio, CLYMBOL sarà messo a punto e portato avanti da esperti provenienti da Danimarca, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Slovenia, Svezia e Regno Unito, che delineeranno una serie di metodologie specifiche.
Questo genere di informazioni sarà poi incrociato con le più recenti acquisizioni provenienti da studi cognitivi e comportamentali, con i risultati di vari sondaggi pan-europei, con esperimenti fatti nei supermercati e con l'analisi di dati sulla popolazione.
Per fare un esempio, i ricercatori misureranno i movimenti degli occhi dei consumatori e i tempi di reazione, nonché il comportamento subconscio e il risultato finale dell'acquisto. Infine, poiché su questo tipo di reazioni e sulle decisioni influiscono molto anche il luogo dove si vive, si valuterà anche la sua cultura alimentare, medica e le tradizioni gastronomiche. Gli autori esamineranno anche le differenze tra i consumatori dei vari Stati Membri dell'UE.
Per il progeto è stato autorizzato uno stanziamento di 2,9 milioni di euro. I risultati costituiranno una base per redigere le nuove linee guida europee destinate a valutare gli effetti delle informazioni sautistiche presenti nelle etichette alimentari.
Forse, alla fine dello studio diventeranno meno frequenti le censure e le multe per claim fraudolenti o semplicemente non veri, poiché sarà più facile identificare i produttori che non avranno aderito alle linee guida. O almeno questa è la speranza.
di Agnese Codignola
Per maggiori informazioni:
Consiglio europeo di informazione sull'alimentazione (EUFIC)
Scheda informativa del progetto CLYMBOL
Fonte: ilfattoalimentare.it

giovedì 30 giugno 2011

Il governatore Vendola inaugura mostra sugli ulivi secolari a Bruxelles.

Bruxelles - “Il tema dell’acqua incrocia il tema dell’agricoltura che rappresenta il principale presidio ecologico per il nostro terreno, per la difesa dei suoli per la lotta contro il depauperamento delle falde. Il tema dell’acqua oggi interroga l’Europa intera ed è per questo che ho il piacere di offrire a Paolo De Castro, questo mio lavoro sui modelli di governance del servizio idrico che presenterò all’assemblea plenaria del Comitato delle Regioni”. Queste è quanto si legge nel comunicato stampa dell'intervento di ieri del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola presso il Parlamento europeo.
L'occasione è stata l'inaugurazione della mostra “L’oro degli oliveti secolari della Puglia” nel corso della quale Vendola ha auspicato che presto posso nascere una normativa europea per sottrarre gli ulivi secolari a forme di commercializzazione speculativa. "Questi alberi, conclude Vendola, sono un pezzo di storia e di memoria, di cultura e di tradizione. Qui a Bruxelles stasera ci sono produttori pugliesi che hanno investito negli ulivi secolari, noi li chiamiamo olivicoltori custodi perché hanno deciso di mettere insieme professionalità e passione per tutelare il paesaggio agrario”. 
Dr Antonio G. Lauro